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sabato 2 ottobre 2010

Confessioni di un Feticista della Bestemmia



Mi ritengo un feticista della bestemmia.


Si, lo so: bestemmiare è stupido, indipendentemente dal rapporto con la fede cattolica. Se sei credente e bestemmi sei un coglione perchè insulti il tuo Dio, se non ci credi e bestemmi sei un coglione comunque, perchè sprechi parole verso qualcosa che non esiste.

Ma bestemmiare è bello, liberatorio. La bestemmia ha un bel suono, una sua estetica che urta e delizia al tempo stesso. Un bel bestemmione, se pronunciato con la giusta intonazione e una buona enfasi, può diventare un capolavoro del turpiloquio, dotato di una potenza senza pari.

Vorrei collezionare bestemmie, registrarle, catalogarle e attribuire loro un voto. Poi mostrerei la mia collezione agli amici, vantandomene, e commentando con frasi del tipo: "Uè, senti questa qua che violenza. Ascolta quest'altra che eleganza. Questa invece è di uno famoso, senti che roba".

Poi arriva un premier con problemi di altezza e di identità a raccontare una barzelletta sessista, fuori luogo, vecchia e assolutamente poco divertente. Tira in mezzo inutilmente un ministro e lo offende senza motivo. Conclude il tutto con una bestemmia. Lui, che si proclama "L'Unto dal Signore", ha bestemmiato. Il Presidente del nostro paese crede ancora di fare l'animatore sulle navi da crociera. Il suono del suo porcone è falso, grottesco, privo di qualsiasi fascino. Davvero di cattivo gusto, irritante, blasfemo, senza stile.

Non ho mai sentito, in tutta la mia blasfema esistenza, una bestemmia così brutta.

Voto: 0.

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