Se Dio esistesse davvero, non credo permetterebbe ai ladri di biciclette e di computer portatili di continuare indisturbati a compiere il loro ignobile lavoro. Ci sono criminali che hanno una dignità e un'etica del tutto rispettabile. I ladri di biciclette e di computer portatili, invece, non ne hanno.
Nel primo caso, non mi capacito della malvagità che occorre per privare una persona del mezzo di trasporto solo per ricavarne qualche decina di euro. Lo sgomento che si prova, magari dopo una giornata di lavoro, nello scoprire che la propria due ruote è stata bellamente fottuta da ignoti, non si può spiegare a parole. Non stiamo parlando di un'automobile, un mezzo troppo costoso buono solo per formare code in città prive di mezzi di trasporto. Ma di un'innocua bicicletta. Le biciclette sò pezzi 'e core. Cazzo.
La seconda categoria da maledire a piene forze è quella dei ladri di portatili. Quanto ci si può guadagnare da un computer usato? Nemmeno i soldi per un pieno di benzina. Per cui con i soldi ricavati gli autori dell'orrendo crimine non riuscirebbero ad arrivare abbastanza lontani da non udire le bestemmie del malcapitato a cui è stato sottratto il PC o il Mac del caso. Al giorno d'oggi in un portatile ci sono quantità incalcolabili di lavoro, di soldi e sudore. Senza contare parecchi mega di musica e materiale pornografico scaricati a sbafo dal web. Insomma: un danno irreparabile.
Per questo io maledico voi, o ladri senza scrupoli, e spero che prima o poi il male che avete fatto vi si ritorca contro amplificato all'ennesima potenza.
Firmato: uno che dimentica le biciclette slegate e i computer in bella vista sui sedili della macchina.
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