Sbamm

martedì 12 ottobre 2010

Storie di Merda



Non è che me le vada a cercare, è che ci finisco dentro. Com'è che era il detto? Quello della montagna e di Maometto. La montagna, nel mio caso, è fatta di merda e avanza a tutta velocità verso la mia faccia, pronta a colpirla. L'effetto non sarebbe proprio come quello che avrebbe una montagna che si schianta contro il povero Maometto. Sarebbe più come quando in televisione si lanciano le torte di panna in faccia. Ma qua la torta è fatta di merda.

Ho la capacità di cacciarmi in storie di merda sin da quando ero bambino. Come quella volta che, appena tredicenne, mi sono ritrovato nella stanzetta buia di un commissariato in compagnia di un tizio senza denti e una cicatrice in fronte lunga come la spanna di un uomo adulto (il che la dice lunga sulle dimensioni del tipo) e un travestito che non si capiva se era più disfato dalla cocaina o dai calci in faccia presi dalle Forze dell'Ordine. Che poi quando hai tredici anni non è che ti freghi granchè di trovarti dentro. Anzi, è persino eccitante perchè ti trovi catapultato nel mondo degli adulti. Solo con il senno di poi ti rendi conto di essere nel cestino della monnezza del mondo degli adulti. Ma al momento la più grande preoccupazione è che la notizia riguardante il tuo giro turistico al gabbio giunga alle orecchie dei genitori. Ed è matematicamente impossibile, finchè sei minorenne e hai dei genitori, che non ci arrivi. Così sono passato da una situazione di merda a un'altra. Da un cesso di commissariato alla crocifissione nello sgabuzzino di casa, nutrito solamente con anfetamine e panette di burro. L'aspetto positivo è che almeno non c'erano travestiti demoliti.

Un'altra volta, ma lì ero già maggiorenne, sono stato rapito. Non è una cazzata, tipo quando ti inventi un aneddoto impressionante per fare il figo con gli amici. Mi hanno rapito e portato in un posto buio e lontano, molto lontano, lontanissimo. Penso non fosse nemmeno su questo pianeta. In effetti l'accento con cui parlavano i tipi era strano, praticamente incomprensibile. Anzi, togliete il praticamente. So solo che mi sono trovato dopo qualche giorno con una faccia che non era la mia e la capacità di ruotare la testa di 360°. A volte trovarsi nella merda può anche avere aspetti positivi.

E ora mi ritrovo qui. Chi l'avrebbe mai detto, quando mi sono svegliato stamattina, che sarebbe finita così? In fondo era una giornata qualunque. Ho lavorato sodo, come ogni giorno. Sono un operaio specializzato. Ho un lavoro monotono ma tutto sommato mica male; produciamo souvenir da lancio. Pare che al momento sia l'articolo più richiesto dai terroristi di mezzo mondo. Finito il turno sono andato a prendere quella tipa conosciuta il giorno prima in quel negozio di armi. Oltre a essere una gran fica, sembrava pure una brava ragazza, educata e con la testa sulle spalle. Non avrei mai immaginato che avesse certe abitudini. E ora mi ritrovo qui, a sguazzare in una piscina piena di merda. E una volta che ti abitui all'odore, non è nemmeno così male.

domenica 10 ottobre 2010

Barzellette Raccontate Male


Non so voi ma io, per pagare l'affitto, mi vedo il più delle volte costretto a fare i salti mortali. Oh, che poi non è che abiti in una villa o un loft in centro. Sto in un cazzo di bilocale in provincia, comodo con il centro città ma pur sempre in provincia.

Ho vissuto in diversi appartamenti nella mia vita, sempre in affitto. Sempre uno alla volta. Da Londra a Milano, dalla città alla campagna. Ho sempre lavorato sodo, certe volte pure troppo. E ho sempre faticato a pagarli. Non è che voglio piangere miseria, lamentarmi del fatto che gli affitti sono alti, gli stipendi bassi e tutte quelle menate lì già sentite e risentite. Chi se ne frega, al momento sto comunque bene. Ho un tetto, il frigo pieno e qualche vizio soddisfatto. Per il futuro ci preoccuperemo più avanti.

Tutto bene, quindi. Si dice che i soldi non facciano la felicità, e ci si sta abituando sempre più all'idea.

Ma poi arriva sempre qualcuno a guastare la festa.  Tipo quell'anziano burlone di bassa statura che, durante un comizio, se ne esce con frasi del tipo: "Continuano a dire 'Berlusconi a casa', il che mi crea un certo disagio. Perchè disponendo di 20 case, non saprei in quale andare".

Non suona come una gran presa per il culo? Viene da pensare a chi ha l'ingiunzione di sfratto, chi ha rate del mutuo arretrate, chi a 40 anni è costretto a vivere con i genitori perchè non può permettersi un appartamento suo. Questa è l'Italia: un paese che non arriva a fine mese o ci arriva a stento. Questa è la realtà.

Tutto il resto è solo una barzelletta raccontata male.

mercoledì 6 ottobre 2010

Chi Non Cerca Trova


Ho imparato che quando cerchi una cosa non la trovi mai. Sì, lo so che è una scoperta del cazzo, ma ci sono momenti in cui ti rendi conto di qualcosa sperimentandone il contrario.

È come quando rovesci divani e svuoti vasi di fiori cercando di capire dove hai messo le chiavi di casa. Poi, quando sei rassegnato, decidi di sbattertene e ti siedi a bere una birra. Ed è lì che ti accorgi che le cazzo di chiavi sono in bella vista sul tavolo del salotto.

Così passi la vita in cerca di qualcosa, fra centinaia di persone, di esperienze e di cazzate. Perdi tempo, senza trovare quello che vuoi. Ti illudi che esplorando il fondo di bicchieri di cocktail, portaceneri, locali fumosi e miriade di luoghi che detesti ma che tenti di farti piacere per sentirti parte di qualcosa, prima o poi quella mancanza che avverti verrà colmata.

E poi scopri che quello che cercavi era lì, a lavorare al piano di sopra.

sabato 2 ottobre 2010

Confessioni di un Feticista della Bestemmia



Mi ritengo un feticista della bestemmia.


Si, lo so: bestemmiare è stupido, indipendentemente dal rapporto con la fede cattolica. Se sei credente e bestemmi sei un coglione perchè insulti il tuo Dio, se non ci credi e bestemmi sei un coglione comunque, perchè sprechi parole verso qualcosa che non esiste.

Ma bestemmiare è bello, liberatorio. La bestemmia ha un bel suono, una sua estetica che urta e delizia al tempo stesso. Un bel bestemmione, se pronunciato con la giusta intonazione e una buona enfasi, può diventare un capolavoro del turpiloquio, dotato di una potenza senza pari.

Vorrei collezionare bestemmie, registrarle, catalogarle e attribuire loro un voto. Poi mostrerei la mia collezione agli amici, vantandomene, e commentando con frasi del tipo: "Uè, senti questa qua che violenza. Ascolta quest'altra che eleganza. Questa invece è di uno famoso, senti che roba".

Poi arriva un premier con problemi di altezza e di identità a raccontare una barzelletta sessista, fuori luogo, vecchia e assolutamente poco divertente. Tira in mezzo inutilmente un ministro e lo offende senza motivo. Conclude il tutto con una bestemmia. Lui, che si proclama "L'Unto dal Signore", ha bestemmiato. Il Presidente del nostro paese crede ancora di fare l'animatore sulle navi da crociera. Il suono del suo porcone è falso, grottesco, privo di qualsiasi fascino. Davvero di cattivo gusto, irritante, blasfemo, senza stile.

Non ho mai sentito, in tutta la mia blasfema esistenza, una bestemmia così brutta.

Voto: 0.